Day: 31 ottobre 2014

Parliamo di Matematica.

Oggi parliamo di matematica. E già mi immagino le vostre facce mentre starete pensando ‘’oddio no, anche qui’’.

Vi siete mai chiesti davvero cosa sia, cosa racchiuda, questa materia di studio? Per molti, credo soprattutto per i miei coetanei, si tratta di numeri e formule, concetti più o meno assimilabili per poter andare avanti nella vita. Anzi, forse qualcuno (concedetemelo questo ‘’forse’’, siate magnanimi) l’ha persino odiata. La matematica.

Io? Beh, diciamo che negli ultimi anni ho sviluppato un’idea tutta mia di matematica; ho cercato, cioè, di ritrovarne i riscontri nella vita di tutti i giorni. Faccio due premesse: primo, devo ammettere che ho sempre avuto un rapporto conflittuale con questa, non perché non mi piacesse, in fondo i procedimenti e i meccanismi li capivo abbastanza bene, ma perché c’era sempre qualcosa che mi turbava, che mi diceva che l’approccio era del tutto sbagliato; secondo, so che tutti mi direte ‘’riscontri nella vita di tutti i giorni? Certo! La matematica ci circonda, ogni cosa che tocchiamo ha in sé un ciò di matematico’’, ebbene, avete ragione, ma quello di cui io intendo parlare è qualcosa di ben diverso.

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Io mi riferisco a un rapporto del tutto empatico e bellissimo: una combinazione di possibilità infinita almeno quanto lo sono i numeri, la perfezione di un’inferenza logica che arriva al suo risultato finale, e, infine, lo stato d’animo che metaforicamente è in grado di trasmetterti. Farò un esempio: due rette parallele non si incontrano mai. Ricordo limpidamente che la prima volta che sentii questo enunciato pensai a quanto fosse triste. Ah, ridete? Si, avete ragione, in fondo ognuno ha la sua testa e ognuno vede le cose secondo il suo punto di vista. Ma, ripeto, mi rese triste. In un istante la mia mente fu catapultata in luogo mentale non ben definito, dove esistevano queste due entità sbiadite dalla ragione, così vicine e così lontane, eternamente sole, pur stando insieme, per sempre.

Ecco, questa è la matematica di cui parlavo: ogni numero associato ad un’emozione.

Io non ho mai odiato la matematica, né mi è mai stata antipatica; guardavo a lei come si guarda ad una vecchia signora bisbetica pronta a sgridarti se sbagliavi qualcosa e a premiarti con la soddisfazione se arrivavi alla meta esatta. Mi rendo conto che sarò l’unica a pensarla in questa maniera, e mi stupisco io stessa, che perlopiù mi sono sempre considerata vicina alle materie umanistiche, eppure se ne potrebbe fare una questione di cuore. Vale per tutte le scienze e tutte le materie, e pure conosco almeno un paio di persone che della matematica ne hanno fatto esattamente una questione di cuore.

Adesso, vi prego, non fate caso alle mie idee strampalate, solo ammettete che filosofeggiare è un ottimo modo per cullare la mente, ed, in fondo, se la matematica non è un’opinione, ci si può almeno fare un’opinione sulla matematica.