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Giornata mondiale contro la pedofilia!

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Domenica 5 maggio: Giornata nazionale per la lotta alla Pedofilia e alla Pedopornografia.

Per non dimenticare le tante vittime di abusi sessuali nell’infanzia e nell’adolescenza e per sensibilizzare ad azioni concrete di prevenzione.

Perché parlarne è il primo passo per sconfiggere la pedofilia.

Alcune ragazze…

Alcune ragazze sono diverse.
Alcune ragazze preferiscono una bella partita alla playstation al posto di una giornata di shopping sfrenato.
Alcune ragazze preferiscono le unghie senza smalto; gli occhi che ancora si riescono a distinguere, senza tutto quel nero attorno; il profumo della propria pelle e non quello artificiale che tutti possono avere.
Alcune ragazze talvolta non sorridono piuttosto di sfoggiare un bellissimo sorriso falso e non piangono davanti agli altri non per evitare di apparire deboli, ma perché si vergognano del fatto che nessuno riesca a renderle pienamente felici, nemmeno loro stesse.
Alcune ragazze si fissano sugli occhi di un ragazzo, piuttosto che sui suoi addominali; o si fissano su sogni che cercano di portare a termine, è per questo che soffrono molto, perché credono a tutto, anche a ciò che non esiste.
Alcune ragazze non sanno neanche di quanto siano belle, fin quando qualcuno non glielo fa notare nelle piccole cose, perché loro adorano le piccolezze, le cose quasi invisibili, che possono notare solo loro, e non il mondo intero.
Alcune ragazze sceglierebbero le librerie piuttosto delle discoteche, o un tè freddo piuttosto di dieci vodka.
Alcune ragazze passano il loro tempo a leggere e non al telefono a parlare di trucchi, tacchi e vestiti.
Alcune ragazze escono di casa con i capelli arruffati e spesso evitano di guardarsi allo specchio, preferiscono specchiarsi negli occhi di uno sconosciuto, perché le persone che non si conoscono saranno sempre le migliori per loro.
Alcune ragazze quando qualcuno fa loro qualche complimento chinano il capo e fissano le proprie scarpe arrossendo, perché cercano sempre di sfuggire ai complimenti per paura di affezionarsi al primo che riesca a guardarle fisse negli occhi senza distogliere lo sguardo neanche un attimo.
Alcune ragazze vivono la vita sognando, guardando il cielo e quando camminano scalze lungo la spiaggia guardano verso il mare sperando di trovare qualche messaggio in bottiglia, aspettano sempre persone da salvare, perché si sono arrese all’idea che qualcuno possa salvare loro.
Alcune ragazze hanno solo bisogno di essere prese per mano, di essere accarezzate.
Alcune ragazze sono diverse.”

Essere adolescenti.

Ok, tutti sappiamo cosa si intende per adolescenza. Giusto? Del resto siamo persone ”mature”, attraverso questa fase ci passiamo tutti. E allora perché è sempre così devastante?
Mi ricordo che ogni tanto capitava sul piccolo schermo di vedere film e telefilm che trattavano di drammi adolescenziali, tu ti fermavi lì, a vederlo, attratto da quel mondo che ti convincevi fosse distante: e se il motivo per guardarlo fosse stato che invece si avvicinava alla propria situazione personale?
Forse non si può definire esattamente cosa sia essere adolescenti. Quando lo si è non si ragiona (o si ragiona troppo) e ci si lascia prendere dalle emozioni, bisogna avere una grande pazienza con un teenager perché probabilmente quasi sempre penserà di non avere torto!
Indovinate un po’? Io sono una adolescente.
So che vuol dire avere tante cose per la testa da non riuscire a pensare, sentirsi un macigno sulla pancia (si, proprio alla bocca dello stomaco) ogni volta che si infiamma la nostra rabbia repressa, so che vuol dire provare tristezza e amore, dolcezza e istinto omicida… Le stesse cose che ho provato io le avrà provate anche qualcun altro, e tuttavia per quanto simili due persone non si capiranno mai fino in fondo: esistono persone fidate –i veri amici– con cui è possibile sfogarsi e confidarsi, ma mai ci sarà qualcuno che proverà la stessa cosa che proviamo noi.
Almeno così la pensiamo.
C’è chi dice che l’adolescenza è il riassunto della vita, poiché in questo periodo tendiamo a vivere tutta la gamma di emozioni possibili: è una cosa puramente soggettiva. Dato che ognuno prova per sé, per i fatti suoi, un dato sentimento e non ci è dato cogliere anche quello degli altri, viviamo nella convinzione che non sia possibile la comprensione.
Vero o falso?
Non ho una risposta da dare a tutti, ovviamente, ma ne ho una che riguarda prettamente me: vai avanti!
La vita continua, qualunque sia l’avversità, e per quando il periodo adolescenziale sia difficile, o per quanto ti possa sembrare bello, prima o poi ad ogni modo finirà! La sola cosa che ci resta da fare è stare sereni, nel senso filosofico dell’espressione (cioè non lasciare che le cose ci scuotino).
Perché è questo essere adolescenti:

VIVERE!