live

Lui è abbandonato.

Ciao,
è tanto che non ci sentiamo.
Vorrei sapere
quando sarai più libera,
voglio vederti.
È imbarazzante da dire,
ma io davvero
non posso più aspettare…
Avevo provato a lasciar stare
anche dopo che ci eravamo visti l’ultima volta,
e mi sono reso conto
che non posso continuare così.
Se dopo quel viaggio
(te lo ricordi?)
non ti avessi chiesto di vedermi,
non ci saremmo neanche incontrati.
Scusa, tu non vuoi vedermi?
Non hai pensato a me?
Cosa ti tiene così impegnata?
Voglio che tu sappia
che a me basta anche mezz’ora,
una chiacchierata
un piccolo spazio di tempo;
vorrei che capissi
che non puoi ignorarmi
per così tanto tempo,
lo so che sei impegnata!
So che hai da fare e che è difficile!
Ma venti secondi,
per dirmi ciao…
Non ignorarmi.

Beatrice Folino.

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Non mi maledico per la tua risata.

Mi maledico,
perché ogni pensiero,
ogni cosa,
mi riporta a te.

Se ad ogni risveglio mi chiedo
dove sei
e al tramonto la mia mente
mi domanda di te,
io mi maledico.

Eppure le paure e i dubbi
e le incertezze e la rabbia
passano,
se so che la tua risata
è nata per me.

Beatrice Folino.

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Questa poesia non è mia, ma di una persona che ho conosciuto. L’ho trovata molto bella e volevo condividerla…
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Siamo amanti maledetti
che si implorano
e si allentano
Come colli di candele
che si accendono
e si sciolgono
Ubriachi dei fantasmi
che ci svegliano la notte
imbeviamo di ricordi
le nostre gole secche
Ci dolcifica le bocche
il passato come un vizio
e noi vili come un granchio
scegliamo il dolce all’amaro rischio

Cristina Adinolfi.

Cenere e numeri.

Si gonfia il cuore
di passione vivo,
pulsa incessante
per l’amore amaro 
della brezza estiva.

Una domanda sorge,
di valore eterno.
Ma tu respiri 
l’alito della vita
frenetica e stanca.

La risposta è
un numero infinito,
il tuo marchio,
per sempre perso
nella tua coscienza.

Questo siamo:
cenere e numeri.

Beatrice Folino.

La felicità un breve momento.

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Il sentimento vittorioso
si espande
mentre l’aria gelida
consuma il mio entusiasmo.

È in un pianto spezzato
quello che mi sussurra il vento.
È una tempesta
che mi si agita dentro.

Beatrice Folino